Dal 12 Gennaio 2024 | Al 14 Gennaio 2024 |
(Spettacolo in abbonamento)
Fratellina
di Spiro Scimone
regia Francesco Sframeli
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber
scena Lino Fiorito
costumi Sandra Cardini
disegno luci Gianni Staropoli
regista assistente Roberto Zorn Bonaventura
foto Gianni Fiorito
assistente alle luci Maria Virzì
assistente alla scena Lello Becchimanzi
direttore di scena Santo Pinizzotto
amministratore di compagnia Giovanni Scimone
in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale Cagli
produzione Teatro Metastasio di Prato / Associazione Culturale Scimone Sframeli
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“Fratellina” è un testo che racconta una realtà che sta capitolando sotto i colpi drammatici del nostro tempo, che sembra aver completamente dimenticato i veri valori dell’umanità.
Nella scena composta da due grandi letti a castello Nic e Nac, una mattina, al risveglio, sperano di vivere in una nuova realtà, in una realtà diversa, dove tutte le cose dimenticate si possono di nuovo ritrovare.
Nic: Nac, in questo posto dimenticato da tutti ci sono tante cose dimenticate che
possiamo, di nuovo, ritrovare.
Nac: Come prima?
Nic: Meglio di prima, noi, possiamo ritrovare le cose meglio di prima.
Nac: Veramente, Nic?
Nic: Sì, Nac.
Nac: Perché, c’è una cosa che io vorrei ritrovare, che io vorrei tanto ritrovare.
Nic: Cosa? Cosa vorresti ritrovare, Nac?
Nac: Io colori Nic…io, vorrei tanto ritrovare tutti i colori naturali che abbiamo, ormai,
dimenticato, se ritroviamo di nuovo quei colori noi potremmo ricominciare a colorare
tutto, a colorare tutte le cose sbiadite.
Nic: Dal tempo?
Nac: Dal tempo.
Nic: Il tempo ha sbiadito troppe cose, Nac, e non sarà facile poterle colorare tutte.
Nac: Se ritroviamo di nuovo i colori, Nic, per noi sarà un gioco colorare tutto.
Nic: E allora troviamo subito i colori, Nac, troviamo subito questi colori, perché noi, ormai,
siamo, diventati un po’pallidi…siamo, davvero, diventati un po’ più pallidi e due colpetti
di colore ci farebbero bene, ci farebbero molto bene.
Il desiderio di Nic e Nac, di scoprire un’altra realtà che va oltre i confini visibili della scena, si concretizza con l’apparizione del Fratellino e della Sorellina, due personaggi che con i loro dialoghi mescolano ilarità e paradosso, denuncia e sconforto.
Fratellino: Sorellina…sorellina…stai soffrendo, anche, oggi?
Sorellina: Sì, fratellino, sto soffrendo anche oggi.
Fratellino: Quanto?…Quanto stai soffrendo, oggi, sorellina?
Sorellina: Tanto…oggi, fratellino, sto soffrendo proprio tanto.
Fratellino: Come mai?…Cosa ti hanno fatto, oggi, per soffrire così tanto?
Sorellina: Niente, fratellino, oggi, non mi hanno fatto niente.
Fratellino: E perché, continui a soffrire, sorellina?
Sorellina: Perché, io, fratellino, non soffro per quello che fanno a me…io, fratellino, soffro per quello che
fanno agli altri.
La sofferenza, lo stato d’ansia e il sentimento di delusione, dei quattro protagonisti di “Fratellina”, lasciano spesso spazio al sorriso e all’ironia.
L’atmosfera lieve e giocosa dell’opera, nasce dalla musicalità dei dialoghi, dal ritmo, dalle ripetizioni delle parole, dalle attese e dall’ascolto del silenzio.
Nac: Nic, ma il silenzio, ha ancora voglia di dirci qualcosa?
Nic: Sì Nac, il silenzio ha ancora voglia di dirci qualcosa.
Nac: Non si è stancato di non essere ascoltato?
Nic: No, non si è stancato.
Nac: Perché io ho l’impressione che si sia un po’ stancato…ho l’impressione che, anche il
silenzio, non sa più cosa dirci.
Nic: Il silenzio ha sempre qualcosa da dirci, Nac… ha ancora tante cose da dirci.
Orario spettacoli e turni abbonati
Data - 12-01-2024
Orario - 21:00 (Turno A)
Data - 13-01-2024
Orario - 21:00 (Turno B)
Data - 14-01-2023
Orario - 17:30 (Turno C)