musiche di P. I. Čajkovskij
Balletto di Roma
Regia e coreografia Massimiliano Volpini
Scene e costumi Erika Carretta
Light designer Emanuele De Mari
con la partecipazione straordinaria di Urban K Company
azioni coreografiche Kevin Castillo
Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele
Giuseppe Ratti, direttore
Dopo aver portato per anni in scena lo Schiaccianoci di Mario Piazza, nella stagione 2017/2018 il Balletto di Roma ha prodotto una nuova versione de Lo Schiaccianoci, balletto simbolo della tradizione natalizia, a firma di Massimiliano Volpini, su musica di P.I. Čajkovskij, con scene e costumi di Erika Carretta, per il 2023 riallestita con nuovo cast. La rilettura del coreografo è uno stimolo ecologico a riflettere sulla condizione delle persone-rifiuto, sullo smarrimento d’identità sociale e sui mille volti del nostro “essere”. Alla ricca e festosa Casa Stahlbaum, ambientazione originale del primo atto, si sostituisce un’immaginaria periferia metropolitana abitata da senzatetto. Un imponente muro separa questa zona dal centro della città. Babbo Natale diviene, qui, un misterioso benefattore di quartiere e lo Schiaccianoci, il suo dono più atteso, rappresenta l’eroe, colui che ce l’ha fatta, ha superato le barriere della povertà per catapultarsi nelle meraviglie della ricchezza. Il secondo atto riaggancia ambientazioni e personaggi della tradizione, in un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri. Da una scena di mattoni, crepe e graffiti si passa, improvvisamente, a un luogo incantato, fuori dal tempo. Ma il binomio realtà-sogno lascia spazio alla riflessione, lucida e poetica, sui risvolti terreni di una società contemporanea multiforme.
Una coreografia dinamica e innovativa, arricchita oggi dalla partecipazione straordinaria di Carola Puddu nel ruolo della Fata Confetto e dalla presenza di azioni di urban dance curate da Kevin Castillo. Ridimensionando la misura dello sfarzo pur senza perdere di impatto emotivo, la coreografia di Volpini realizza – nel rispetto del repertorio – una versione moderna, fresca e vitale di un testo fondamentale del balletto russo.
Il Balletto di Roma
La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso.
Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 63 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia
in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Con il passare del tempo la Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della
creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori.
L’attuale profilo artistico della struttura è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma, che fin dai primi anni duemila ha affidato gli orizzonti artistici a personalità della danza italiana e internazionale: da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, a Cristina Bozzolini e
Roberto Casarotto fino al 2017, per poi portare dal 2018 un significativo cambio generazionale al vertice della struttura nominando alla direzione artistica Francesca Magnini. La nuova figura artistica ha rafforzato gli schemi e ampliato gli obiettivi d’internazionalizzazione coinvolgendo enti e istituzioni,
attive in questo importante processo di crescita che ha permesso di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione e di sviluppare la presenza della Compagnia in Europa e nel mondo.
Massimiliano Volpini
Inizia lo studio della danza classica giovanissimo nella scuola del Maestro Giuseppe Urbani. Come danzatore lavora per il Balletto di Venezia, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Massimo di Palermo, l’Opera di Ljubljana e il Teatro alla Scala, dove rimane fino al 2014. Inizia a coreografare nel 1995 creando lo spettacolo Buster, dedicato a Buster Keaton, con un gruppo di danzatori della Scala.
Da allora realizza almeno cento coreografie, per il teatro, la televisione, l’opera lirica e il musical. Crea balletti a serata intera come Drakula, Peter Pan, Il mantello di pelle di drago, My name is nobody, Family Zapping, lo Schiaccianoci, Pirandello Suite e Il giardino degli amanti. Crea coreografie per il Teatro alla
Scala, il Tulsa Ballet, la Biennale di Zagabria, il New York Choreographic Institute, il Balletto di Roma, il Regio di Torino e l’Opera di Roma. Nel 2000 inizia una lunga e intensa collaborazione con Roberto Bolle per il quale crea molte coreografie, andate in scena in tutto il mondo e nei suoi programmi televisivi.
Insieme a Bolle segue un percorso sperimentale legato alla tecnologia e all’interazione che porta alla creazione di balletti di grande successo come Prototype, Through the light, Rencontre (interazione video), Mad World (motion capture e body mapping), La Cura (robotica), Dorian Gray (interazione video), Waves (laser light). E’ il coreografo principale di tutte le edizioni di Danza con me, il programma televisivo di Bolle andato in onda su RaiUno, e di OnDance, la festa della danza voluta dal celebre ballerino. Sempre per Bolle realizza le coreografie di Prisencolinensinainciusol, con Adriano Celentano; Bang Bang, con Anna Tsygankova, cantata live da Asaf Avidan; Con te partirò, con Nicoletta Manni, Andrea Bocelli e Stefano Bollani; Cara, sempre con la Manni, cantata live da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro; Poetica, con Cesare Cremonini; Luci a San Siro, con Roberto Vecchioni.Per il Forum di Davos del 2017 realizza Seasons insieme al coreografo Edwaard Liang, sulle musiche di Vivaldi e Piazzolla eseguite dai Cameristi della Scala e danzato da solisti e primi ballerini della Scala, insieme a Roberto Bolle. Per RaiUno realizza le danze dei concerti di Capodanno alla Fenice di Venezia 2015 e 2016 e nel 2018 cura le coreografie del mega-concerto della Notte della Taranta, davanti a un pubblico di oltre 150.000 persone. Ha realizzato le coreografie per l’opera musical La Divina Commedia, in tour dal 2017 in tutta Italia. Nel 2017 inizia la collaborazione con la regista Valentina Carrasco, curando la parte coreografica delle opere Carmen (Teatro dell’Opera di Roma), La Muta di Portici (Kiel Theater), Vespri Siciliani (Opera di Roma) e Aida (Macerata Opera Festival) Ha collaborato anche con Marco Bellocchio (Andrea Chenier all’Opera di Roma) e Peter Stein (Aida e Don Carlos al Teatro alla Scala). Parallelamente all’attività di coreografo porta avanti esperienze di regia, videomaking e direzione artistica di eventi legati alla danza. Nel 2022 si è occupato di regia, coreografia e proiezioni dello spettacolo DiNcAnTo, Passi nell’opera belliniana, prodotto da Teatro Vittorio Emanuele di Messina e Balletto di Roma, con gli arrangiamenti di Roberto Molinelli e la partecipazione dei danzatori del Balletto di Roma e delle DIV4S, Italian Sopranos, andato in scena al Massimo Bellini di Catania. Da Gennaio 2023
è direttore del Corpo di Ballo dell’Opera Nazionale di Zagabria.
Orario spettacoli e turni abbonati
Data - 11-12-2024
Orario - 21:00
Data - 12-12-2024
Orario - 21:00
Data -
Orario -