27 Feb./ 1 Marz. Sala Laudamo
Nel libro di Collodi Geppetto e Pinocchio si lasciano quasi subito per ritrovarsi infine nella pancia della balena. Il resto è la storia di un burattino che impara a conoscere la vita.
“Nel costruire il testo di “Solitudine” ho lasciato con qualche piccola modifica l’originale di Collodi per l’inizio e la fine, e in mezzo ho immaginato il percorso di un figlio che si allontana dal padre per poi provare a ritrovarlo. E per questo mi sono rivolto ad alcuni grandi autori del Novecento.
Sarà un lavoro molto corale, in cui a una forte presenza fisica si accompagnerà un testo che in alcuni punti dovrà suonare come una partitura. Vorrei che parlasse della solitudine di un padre quando il figlio si distacca e comincia a vivere la propria vita. Ma anche e soprattutto della solitudine dei figli che oggi sembrano aspettare un padre che non insegni loro il senso della vita, ma mostri, anche attraverso la propria vulnerabilità, che la vita può avere un senso.”