Alle ore 18,00 Alle ore 18,00 di venerdì 7 luglio nello spazio espositivo allestito al primo piano del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro”, curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata la mostra di Nino Rigano “STANZE”, con i testi in catalogo di Patrizia Danzè
All’inaugurazione saranno presenti il presidente Orazio Miloro, il sovrintendente Gianfranco Scoglio e i consiglieri Giuseppe Ministeri e Lorenzo Scolaro.
Nino Rigano, nato a Patti (ME) nel 1935, vive e lavora a Messina. Una innata predisposizione per l’arte pittorica lo conduce sin dai tempi della scuola ad esporre i propri lavori e conseguire diversi premi e riconoscimenti. Frequenta gli ambienti artistici cittadini. Partecipa con gli amici E. Celi, E. Migneco (Togo), N. Spadafora, E. Lombardo ed altri ad alcune mostre temporanee organizzate nel monumentale androne di via U. Bassi dell’Istituto Industriale Verona Trento. Nel corso degli anni espone in numerose personali e partecipa ad innumerevoli manifestazioni a carattere regionale e nazionale.
Nel suo De vulgari eloquentia Dante definiva “stanza” la dimora, il ricettacolo capace di contenere tutta l’arte, e la poesia in particolare. E “stanze”, infatti, come ci ricorda Giorgio Agamben, i poeti del ‘200 chiamavano la casa intima della loro poesia. Perciò ho scelto di intitolare “Stanze” questa produzione di Nino Rigano, 31 dipinti dove sta, trova dimora la sua poetica. E trova ricettacolo una narrazione tutta al femminile, risultato di un tenace fervore creativo dell’artista che pare mosso da una sorta di demone – nel senso socratico del termine –, cui non può e non vuole sottrarsi e che gli “impone”, appena terminato un dipinto, di iniziarne un altro. E allora, noi che guardiamo abbiamo bisogno di uno sguardo lungo che ci permetta di ampliare la comprensione. Non è un racconto nuovo quello che rappresenta la donna nell’arte, nella pittura: sante o madonne, aristocratiche o popolane, eroine o donne comuni, geishe o padrone, giovani e meno giovani, splendide o sordide, nude o vestite, allegoriche o metaforiche, il “ritratto” femminile, ideale, reale o iperreale, ha liberato la donna, almeno nell’arte, da “quella stanza tutta per sé” in cui per secoli è stata confinata. Ma Rigano non ubbidisce ad alcuna categoria, né all’ideale né all’astratto, né al reale né al concettuale, e i suoi “ritratti” atipici più che puntare all’individualità mirano a creare una situazione, come se l’artista si interrogasse sul rapporto tra le donne e la pittura, tra l’universo femminile e il mondo, tra la rappresentazione della “sua” donna e lo spettatore. Che significa che la cosa rivela più di quanto sembri e solleva più questioni di quanto si creda.
«Non so cosa sia la femminilità. Forse è solo un modo di essere uomo» scriveva Romain Gary in “Chiaro di donna”. E c’è un “chiaro”, un “lampo” di donna in questo tempio pittorico della donna pronta ad accogliere e ad essere accolta. Sono dalla parte delle donne, sembra voler dire Rigano, la cui rappresentazione non si esaurisce in quella della madre o della lavoratrice o della donna fatale: come se difendesse il “partito” femminile, indipendente dal loro ruolo nella famiglia o nella società. Sono donne moderne splendenti di luce propria che certificano la loro presenza di fronte a chi guarda; non sono eroine o sante, no, semmai “eroine” della quotidianità che vagheggiano progetti dalle linee indefinite, magari una società in cui ci sia posto per ogni diversità.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il sabato e la domenica, nello spazio espositivo (1°piano) del Teatro Vittorio Emanuele dal 7 al 25 Luglio nelle fasce orarie 10.00/12.30 – 1600/18.40.

 

Mostra “Stanze” di Nino Rigano

Teatro Vittorio Emanuele, via Garibaldi – Messina

Dal 7 al 25 luglio 2023 escluso il sabato e la domenica

Inaugurazione, venerdì 7 luglio 2023, ore 18:00

 

Messina, 5 luglio 2023.

“Stanze” di Nino Rigano