di Fabio La Rosa
con Antonella Borgosano, Giulia Calabrese, Laura Calabrese, Mario Calabrese, Nello Ciavirella, Giusi Ionata, Fabio La Rosa, Giuseppe Licata, Salvo Maiorana, Donatella La Macchia, Rita Natoli, Paolo Pergolizzi, Alessia Saccà, Simona Travia
e con la partecipazione di Fioretta Mari (voce fuori campo)
ballerini Ennio Strongoli, Barbara Frazzari
figuranti Anthony Abate, Antonio Antonazzo, Giusy Mirabile
costumi Luisa Giacon
luci Pippo Bucca
audio Gioele Crisafulli
regia di Fabio La Rosa
produzione Grammelot
Sinossi
Lo spettacolo è un vero e proprio viaggio nella follia. La follia vista come manifestazione di un dolore, di una perdita, di una ferita del cuore.
I personaggi all’interno di una clinica mettono a nudo la propria anima snocciolando le loro storie e manifestando senza riserve le proprie paure, ognuno di loro ha qualcosa da raccontare, da nascondere o da dimenticare; personaggi forti, reali e a tratti estremamente divertenti. Il sorriso misto alla malinconia, un altalena di momenti comici che raggiungono picchi di una drammaticità assoluta. Molti i temi che lo spettacolo affronta, temi attuali e degni di riflessione: la violenza sulle donne, l’omofobia, la disabilità… Un teatro che tocca il cuore col sorriso, un teatro che “riflette” e fa riflettere.
Il protagonista è Santino Arena, psichiatra alle prime armi, mandato ad esercitare la sua attività nella clinica chiamata “il circo delle meraviglie”; si troverà ad affrontare i vari pazienti che con le loro follie lo coinvolgeranno in un vortice di emozionanti avventure.
Attraverso l’ironia e la comicità di alcuni personaggi che con le loro caratteristiche e col loro linguaggio ben si adattano alla cultura siciliana, si punta l’attenzione su un tema sociale drammatico e sempre attuale: la malattia mentale, vista non solo come patologia ma come inadeguatezza sociale, incapacità di comunicazione e soprattutto come manifestazione di un dolore troppo forte da sopportare e troppo difficile da dimenticare.
Se la pazzia fosse invece fuori da quella clinica? Se i pazzi fossimo noi, incapaci ormai di ascoltare il cuore, assuefatti ad un’aridità di sentimenti? Allora forse capiremmo il perché quella clinica viene chiamata “circo delle meraviglie”
Note di regia
Lo spettacolo è il risultato di un percorso fondato sul teatro emozionale, metodo che il regista porta avanti e per il quale ha ottenuto vari riconoscimenti tra cui la medaglia d’oro “Maison des artistes” presso l’università “La Sapienza” di Roma .
Uno spettacolo e una regia fondati sul corpo che domina il palco divenendo spesso scenografia e coreografia, sulla coordinazione di movimenti, sul ritmo e sul dominio dello spazio, concetti teatrali fondamentali.
Nel racconto delle varie “follie” gli attori saranno ora protagonisti, ora scenografia di corpi, rappresentando di volta in volta: i sogni, gli incubi, i desideri e i ricordi di ciascun personaggio, per un volo pindarico dell’anima oltre l’emozione, al di là di ciò che “superficialmente” si definisce follia.
il disegno registico si dipana come una ragnatela tessuta dall’aracne -follia in una scenografia volutamente semplice ma arricchita da cornici che sottolineano le caratteristiche dei personaggi. Una regia strutturata sul rapporto ben equilibrato tra gruppo e individualità in un’integrazione di linguaggi non solo verbali caratterizzati dall’uso appropriato di mimica e gestualità con un ritmo incalzante grazie all’ impiego di interventi coreografici ben sottolineati da una scelta musicale idonea e suggestiva.
Attraverso l’utilizzo del vernacolo il regista, autore anche del testo, vuole riscoprire le origini, la lingua, la musicalità, di questa splendida isola che è la Sicilia. Un teatro che tende a tramandare e tenere viva la memoria storica di un popolo antico e fiero come quello siciliano, al fine di rafforzarne il legame e il senso d’appartenenza, così che il rispetto per la propria Terra, per la sua Cultura, per la sua Storia e per la sua lingua possa essere acquisito nella maniera più naturale.
In ottemperanza alle normative Covid 19 per poter accedere in Teatro è necessario essere in possesso del Green Pass e indossare la mascherina.
Biglietteria Vivaticket e botteghino E.A.R. Teatro di Messina.
Orari Biglietteria 9:00/13:00 – 16:00/18:40, domenica e lunedì chiuso Tel. 0902408836.
Costo del biglietto:
Platea e I Ordine Palchi: intero € 20,00 – ridotto € 17,50
I Galleria e II Ordine Palchi: intero € 10,00 – ridotto € 8,50
II Galleria: intero € 5,00 – ridotto € 4,00
Biglietti ridotti entro il 26° ed oltre il 65° anno di età.
I prezzi non includono il diritto di prevendita