dramma di Rocco Familiari
con Blas Roca-Rey ed Ester Pantano
e con Andrea Pittorino, Monica Rogledi ed Edward Bonsignore
scene Gaetano Russo
musiche Francesco Forni
supervisione ai costumi Liliana Sotira
assistente alla regia Blas Roca-Rey e Marta Bifano
direttore tecnico Giorgio Rossi
organizzazione Federico Alessi
regia Krzysztof Zanussi
produzione Loups Garoux e Nuovo Imaie
Sinossi
Una cella che ha il sapore di un luogo “attrezzato” con una grande fotografia centrale, un interno di una casa modesta, la strada queste le ambientazioni dell’opera.
’Ntoni, ergastolano per reati politici, non può più abbracciare la sua amata e desiderata Maria, il cui ricordo, soprattutto quello del suo “odore”, lo ossessiona.
In cella con lui vi è un ragazzo, ’Ndria, con una vita di disagi alle spalle e condannato per reati comuni.
La vita nello stesso angusto spazio ha avvicinato e, in qualche modo unito, i due uomini: la foto di Maria appesa al muro, la possibilità di fantasticare su essa e sul suo corpo, nel buio del carcere, attraverso i racconti del marito, ha creato fra i due un legame fortissimo.
È una complicità fra maschi, che in parte diventa anche un rapporto tra maestro e allievo – ‘Ntoni è più anziano e colto, in carcere si occupa della biblioteca, il ragazzo è un ex ladruncolo di strada – e contiene una componente quasi “erotica”.
’Ndria ottiene la semi libertà, grazie ad una psicologa che ha collaborato insieme a ‘Ntoni all’evoluzione culturale del ragazzo, per cui la mattina può lasciare il carcere per lavorare in un cantiere navale, per poi rientrare in cella la sera.
’Ntoni progetta un disegno che potrebbe apparire perverso e assurdo, se non fosse invece un modo disperato per riannodare un contatto fisico con la moglie.
“Costringe” il ragazzo a fare quello che peraltro questi più di tutto desidera, amare Maria, amarla fisicamente, in modo che la sera, rientrando in cella, ne porti addosso l’”odore” .
‘Ndria se ne è innamorato perdutamente già prima di incontrarla, attraverso i racconti del marito.
Maria fa ciò che il marito desidera, si concede cioè a ‘Ndria, restando “fedele” però al suo uomo.
Il legame fisico con un altro non è sempre adulterio.
L’amante riporta ogni sera in cella al marito l’odore della moglie e ’Ntoni può così continuare a “possedere” la propria donna.
Non è un “triangolo”, ma la storia di tre amori disperati, quello di ’Ntoni e Maria che si servono di un tramite per mantenere integro il loro rapporto, talmente forte da superare ogni convenzione (vi sono momenti molto “forti”), e quello del ragazzo che ama Maria (la sua è anche una “iniziazione” sessuale), pur sapendo che non potrà mai veramente farla sua. La psicologa entrerà in punta di piedi nel triangolo amoroso innamorandosi del fascino intellettuale di ‘Ntoni.
‘Ndria per tentare di sfuggire alla morsa in cui si sente costretto (dopo i primi appassionati incontri si rende conto di essere solo un tramite fra i due coniugi), il ragazzo compie un gesto di rottura (mette incinta la donna), facendo così precipitare la vicenda verso un epilogo tragico.
’Ntoni, infatti, comprendendo che il “gioco” gli è sfuggito di mano, si fa uccidere da un altro carcerato durante una rissa, con la disperazione delle due donne.
’Ndria, a quel punto, ritiene che Maria sia ormai sua, ma la donna lo respinge, decidendo di tenere il bambino che, pur se il padre naturale è un altro, ritiene sia figlio del marito scomparso, al quale vuole continuare a restare “fedele”.
L’avvocato le porta un nastro con incise le ultime parole del marito che lei ascolta tenendo il registratore sulle gambe e mentre ‘Ndria bussa sempre più forte alla sua porta, gridando il suo nome, si sente il ronzio del nastro che ha finito la sua corsa.
Per l’ingresso agli spettacoli potranno essere utilizzati i voucher o i biglietti/abbonamenti non convertiti, acquistati per la Stagione Teatrale 2019/2020.
In ottemperanza alle normative Covid 19 per accedere al Teatro è necessario, giusta Ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022, indossare la mascherina FFP2.
Biglietteria Vivaticket e botteghino E.A.R. Teatro di Messina.
Orari 9/13 – 16/18:40, domenica e lunedì chiuso Tel. 0902408836.