in
di Pierre Chesnot
con Antonella Piccolo
traduzione, adattamento e regia Patrick Rossi Gastaldi
scenografie di Andrea Bianchi
costumi di Adelia Apostolico
light Designer Mirko Oteri
Dall’autore de ”L’inquilina del piano di sopra” un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena.
Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate.
In scena, nei panni dei protagonisti, due attori d’eccezione: l’esilarante Gianfranco Jannuzzo e la splendida Debora Caprioglio; la regia e l’adattamento sono affidati a un maestro della commedia teatrale: Patrick Rossi Gastaldi.
Note di Regia:
Roma ai giorni nostri, la commedia si apre su Luisa che piange la morte del suo padrone Stefano Crespi, scrittore di grande successo, settantenne morto d’infarto.
A poco a poco i conoscenti stretti cominciano ad arrivare nell’appartamento. Il vicino Michele Garrone è il primo, professore di medicina è lui che decreta il decesso. Poi raggiungono il luogo Luca Sesto e sua moglie Lucia, rispettivamente genero e figlia dello scrittore. Per ultima Viviana, seconda moglie del defunto, molto più giovane di suo marito, 40 anni , fa la sua entrata agitata nello studio di Stefano Crespi.
Molto velocemente il lutto che riunisce i personaggi si trasforma in una “transizione finanziaria” nella quale tutti vogliono avere parte e guadagnarci: la coppia Sesto cerca di coprire un enorme debito con un prestito della banca garantito dall’eredità di Lucia, la figlia. Viviana progetta una nuova vita con tanti soldi e il suo nuovo amante francese. Il professor Garrone vuole comprare l’appartamento per farne finalmente il suo studio , il banchiere Marmotta che acconsente al prestito vorrebbe intascare una grossa percentuale sui futuri soldi di Lucia.
Solo Luisa, fedele governante, vive per ricordare il genio dello scrittore. Ma ecco che tutto si capovolge e succedono fatti esileranti che faranno tremare e crollare questi progetti. Ne nascono situazioni comiche dove una risata cinica e infantile è garantita.
Ovviamente è il personaggio di Gianfranco Jannuzzo, il genero Luca Sesto, che conduce le avide danze che lo porteranno a crisi di nervi esileranti diventando simpatico per le sue incapacità e disavventure. Molto comico è anche il personaggio di Debora Caprioglio donna che soddisfa tutti i piaceri di sesso senile dello scrittore per ottenere soldi soldi e ancora soldi.
L’adattamento sarà portato in Italia ai giorni d’oggi per vivificare di più la corsa al denaro e l’isterismo della nostra contemporaneità.
Patrick Rossi Gastaldi