PROGRAMMA
SCHUBERT: Divertissement à la hongroise in sol min. D. 818 (op. 54)
SMETANA: Moldau (La Moldava) JB 1:112/2
da “Má vlast” – La mia patria
(trascrizione per due pianoforti dell’Autore)
* * *
RAVEL: Rapsodie espagnole
(trascrizione per due pianoforti dell’Autore)
RACHMANINOV: Suite n. 1 op. 5 (Fantaisie-Tableaux)
Ci sono eventi – e, nel nostro caso, concerti – destinati a rimanere impressi indelebilmente nella nostra memoria.
Per tante ragioni.
Ti accorgi di quanto siano stati importanti per la tua crescita dall’emozione che provi quando qualcuno per caso te ne parla, ricordandone un brano, un particolare o un aneddoto curioso; dall’entusiasmo che metti quando intervieni per dare di quella serata la tua (e di nessun altro) testimonianza, la tua impressione; dal sapore dolce e indimenticabile che ha il ricordo di quella performance, di quelle esecuzioni, che hai rivissuto dentro di te mille volte.
La sala ti appariva grandissima (come è successo a me in tante occasioni ripensando alla Laudamo, splendido “teatro” dei primi concerti) e ti sembrava che ci fosse l’intera città…
Se devo scegliere un solo esempio, tra quelli che più mi stanno a cuore, non posso non tornare – e sono sicuro di non essere il solo a farlo – alla sera del 25 aprile 1985: sul podio, a dirigere la Philarmonia Orchestra di Londra, il maestro Giuseppe Sinopoli, per la replica del concerto di riapertura del nostro Teatro, inopinatamente chiuso dal 1908.
Me ne stavo “appollaiato” in seconda galleria, quasi incredulo per le dimensioni e la bellezza del “Vittorio Emanuele”, fino a quel giorno considerato solo come un monumento.
Le interpretazioni della formazione londinese, magistralmente diretta da Sinopoli, mi fecero una grandissima impressione: forse perché avevo quindici anni e a quell’età tutto ti appare senza mezze misure, sovradimensionato e irripetibile; o forse solamente perché erano di altissimo livello!
Anche quello di stasera, mutatis mutandis, ritengo possa essere uno degli eventi di cui ci ricorderemo a lungo (e per i quali potremo dire: “Io c’ero!”): per la prima volta, infatti, si esibisce nella nostra città e nel nostro Teatro, Vladimir Ashkenazy, uno dei più grandi pianisti viventi.
Alzi la mano chi non abbia ascoltato un’esecuzione del maestro o non abbia a casa, nella propria collezione musicale, un cd o un 33 giri (il mitico vinile) con le sue incisioni…!
Con lui, il figlio Vovka, stimato docente dell’Accademia Pianistica di Imola, in una performance per due pianoforti che si annuncia di notevole interesse, caratterizzata com’è, anche, da un programma oltremodo raffinato, che va dal primo Romanticismo alla prima decade del Novecento e che ci invita a riflettere sul rapporto tra musica popolare e repertorio colto, comprendendo al suo interno significative pagine di Schubert, Smetana, Ravel e Rachmaninov.
Quello di oggi è il primo evento che organizzo, d’intesa con il Commissario straordinario Jervolino e con il sovrintendente Bernava, da quando mi sono insediato, lo scorso marzo, come direttore artistico della sezione di Musica dell’ente.
Il primo, mi auguro, di una serie che riesca a riportare i messinesi nel loro (meglio, nel “nostro”) Teatro e che torni a porre Messina al centro dell’attenzione nazionale; prelibata anteprima della stagione, alla quale ho lavorato intensamente in questo periodo (fatta di opere liriche, balletto, concerti sinfonici e musical), che spero vi veda tutti coprotagonisti sulle poltrone del “Vittorio Emanuele”.
Vi aspetto!
Matteo Pappalardo
VLADIMIR DAVID ASHKENAZY
Precocissimo talento del pianoforte (a otto anni era già stato ammesso al Conservatorio di Mosca), Vladimir Ashkenazy, nato nel 1937 a Novgorod e naturalizzato islandese, è uno dei più celebri musicisti al mondo, particolarmente apprezzato per le sue esecuzioni di composizioni romantiche e russe, grazie alla sua straordinaria lucidità interpretativa e al suo virtuosismo tecnico. Da quando è balzato in vetta alla scena musicale internazionale con i concorsi Chopin di Varsavia del 1955, Regina Elisabetta di Bruxelles nell’anno successivo ed il prestigioso concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1962, la sua carriera è stata un crescendo irresistibile. Da allora ha intrapreso una trionfale attività che lo ha portato in ogni angolo del mondo.
Fondamentali anche le sue incisioni pianistiche per conto dell’etichetta discografica Decca, che gli hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il Grammy Award nel 1999.
Molto intensa, in questi ultimi anni, anche la sua attività di direttore d’orchestra per la quale ha riscosso grandi successi internazionali con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino, di cui ha assunto la direzione stabile dal 1989, e in seguito con alcune fra le più prestigiose orchestre del mondo, quali la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, l’European Union Youth Orchestra, la Deutsches Symphonie Orchester Berlin e la Sydney Symphony Orchestra. L’attività concertistica non ha impedito, tuttavia, al pianista russo di dedicare una parte delle sue energie ed impegno in importanti e innovative iniziative didattiche e di diffusione della musica, grazie anche alla realizzazione di diversi progetti televisivi.
Nel corso della sua attività direttoriale, ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale della Royal Philharmonic Orchestra, della Czech Philharmonic Orchestra, della Deutsches Symphonie Orchester Berlin e della Sydney Symphony Orchestra.
Dal 2004 è Direttore Musicale della NHK Symphony Orchestra.
La Direzione d’orchestra ha rappresentato una delle sezioni più ampie dell’attività musicale di Vladimir Ashkenazy nel corso degli ultimi trent’anni. In qualità di Direttore Laureato della Philarmonia Orchestra di Londra, ha guidato una delle più importanti tourneés dell’America Latina nel settembre 2014.
Detiene, inoltre, la stessa prestigiosa carica anche presso la Iceland Symphony Orchestra e presso la NHK Symphony Orchestra ed è Direttore Musicale della European Union Youth Orchestra, con la quale ha collaborato in merito ad innumerevoli progetti di registrazione ed importanti tourneés Internazionali. È, tra l’altro, presente presso le più importanti orchestre del panorama musicale internazionale, incluse: Cleveland Orchestra, San Francisco Symphony, Deutsches Symphonie Orchester Berlin, oltre al ruolo di Direttore Ospite alla guida delle orchestre di maggior prestigio al mondo.
Vladimir Ashkenazy nutre ad oggi grandissima devozione per il pianoforte. Appare spesso nell’ambito di sessioni discografiche, volte ad incrementare il suo monumentale catalogo di incisioni. La Primavera del 2013 ha infatti visto la nascita di un’opera di grandissimo richiamo: “Ashkenazy: 50 years on Decca”, un cofanetto contenente cinquanta CD in cui l’inarrivabile artista celebra la sua lunga collaborazione con la “Decca Classics”.
VOVKA ASHKENAZY
Nato a Mosca, primogenito di due musicisti di eccezionale talento, cominciò lo studio del pianoforte all’età di sei anni sotto la guida di Rögnvaldur Sigurjónsson a Reykjavík, dove la famiglia allora risiedeva. A sedici anni fu ammesso al Royal Northern College of Music, dove seguì i corsi di Madame Sulamita Aronovsky. Occasionalmente ebbe la fortuna di beneficiare di lezioni private con Leon Fleisher, Peter Frankl e, naturaImente, il proprio padre.
Vovka Ashkenazy debuttò nel 1° Concerto per pianoforte ed orchestra di Tchaikovsky con la London Symphony Orchestra, sotto la direzione di Richard Hickox, al Barbican Centre. Da allora la sua carriera l’ha portato in giro per il mondo, con l’opportunità di esibirsi in prestigiosi teatri in Europa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e le due Americhe. Ha partecipato a numerosi festivals internazionali come, per esempio, il Marlboro Festival a Vermont ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto ed è stato ospite di quasi tutte le maggiori orchestre inglesi, oltre che la Los Angeles Philharmonic, Australian Chamber, l’Orchestra Sinfonica di Berlino, ecc.
Vovka Ashkenazy è molto attivo in musica da camera: ha registrato un CD di musica italiana con suo fratello, il clarinettista Dimitri Ashkenazy, insieme al quale si esibisce regolarmente; insieme hanno effettuato tournées in Giappone negli anni 1997, 2000 e 2002. Dal 2001 ha iniziato una stretta collaborazione con Vassilis Tsabropoulos, attualmente il più virtuoso dei pianisti greci; il duo è apparso in numerosi festivals pianistici ed è stato più volte invitato al Megaron di Atene riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. Vovka Ashkenazy si esibisce attualmente anche con suo padre, Vladimir Ashkenazy. Insieme hanno inciso CD per la Decca con musiche di Bartók, Chopin, Rachmaninoff e Schumann.
Vovka Ashkenazy è inoltre coinvolto con il “Quintetto di fiati di Reykjavík”, con il quale ha inciso due CD distribuiti da Chandos.
Nella primavera del 2008 ha concluso una tournée negli Stati Uniti, dove si è esibito in “recitals” e con orchestra.
Dal 2009 registra con suo padre una serie di CD (sempre per la Decca) per due pianoforti, dal repertorio francese a quello russo e persino un CD con musiche di Howard Blake, compositore contemporaneo britannico; le varie incisioni sono sempre seguite da lunghe tournées in Cina, Giappone, Corea, Grecia, Turchia, Vietnam, con eclettici programmi che comprendono numerose proprie trascrizioni. Futuri viaggi li vedranno esibirsi in Svizzera, Italia, Francia, Danimarca, Giappone, ecc.
Parallelamente alla sua attività concertistica, Vovka Ashkenazy si dedica con successo all’insegnamento. Ha tenuto Master Class in Australia, Danimarca, Gran Bretagna, Grecia, Guatemala, Islanda, Norvegia, Svezia e Stati Uniti d’America; è inoltre membro docente presso la prestigiosa Accademia pianistica di Imola “Incontri col maestro” ed è presente per formazione “post-graduate” presso il Conservatorio della Svizzera italiana. Nel 2012 divenne Direttore Artistico del Concorso pianistico Rina Sala Gallo di Monza.
Attraverso la sua attività concertistica, Vovka Ashkenazy ha potuto contribuire a diverse iniziative caritatevoli, come ad esempio “Action for Children” e “Cystic Fibrosis Trust” in Inghilterra, Telethon in Svizzera e “Bridges Peace Foundation” in Cambogia e nelle Filippine. Inoltre nel 2010 fu nominato “Honorary Artistic Advisor” presso la Guangzhou Opera House.
Attualmente risiede con la sua famiglia in Ticino.
Per l’acquisto dei biglietti del concerto sono previste le seguenti riduzioni:
40% agli abbonati alla Stagione artistica istituzionale del Teatro di Messina
30% agli allievi ed ai docenti dei Conservatori e strutture correlate (Licei musicali etc.)
30% agli abbonati alla Stagione musicale delle Associazioni (Accademia Filarmonica, Filarmonica Laudamo e Ass. Vincenzo Bellini)
Per ulteriori informazioni contattare il responsabile di Biglietteria Sig.ra Robertina Finocchiaro Tel. 351 1865526