18 Febbraio ore 10.30
Teatro Vittorio Emanuele
musica di Igor Stravinsky
testo di Charles-Ferdinand Ramuz
traduzione, adattamento e regia di Gianni Fortunato Pisani
personaggi ed interpreti
Gianni Fortunato (narratore), Mauro Failla (il Soldato)
Francesca Andò (Lucifero), Carmelo Alati (Mefistofele)
Erny Lamponi (La principessa, danzatrice)
Orchestra dal vivo
Giuseppe Fabio Lisanti (violino), Walter Roccaro (contrabbasso)
Fabio Costantino (clarinetto), Salvatore Palmeri (fagotto)
Giuseppe Ruggeri (cornetta), Giuseppe Paratore (trombone)
Francesco Russo (percussioni)
direttore musicale M° Michele Amoroso
scenografia di Monica Trupiano
costumi a cura di Palmira Occhipinti
coreografia di Carlotta Bolognese
ass.te regia e cura costumi Palmira Occhipinti
aiuto regia Lorenzo Pizzurro
Produzione E.A.R. Teatro di Messina
Histoire du Soldat (1918) racconta di un piccolo Faust: un soldato in licenza che, tornando a casa dalla fidanzata, incontra sulla sua strada il diavolo. Il soldato possiede un violino e il diavolo, con la scusa di voler imparare a suonare, tenta – con artifici e imbrogli – di impossessarsi di questo bene prezioso.
È pura musica, fondata sui rapporti, le proporzioni e le loro variazioni, e disdegna ogni effetto. Il materiale è semplice, per non dire banale, ma “strutturato al quadrato”.
Rappresenta in pieno l’archetipo del fabliau: ma è anche qualcosa di più, è quasi l’archetipo della musica stessa. Tutte le sue strutture, tutte le sue melodie, tutti i suoi ritmi e persino la frase in apparenza più volgare, che in realtà si rivela la più incredibilmente raffinata (per esempio, quella della cornetta nella “Marcia Reale”), rappresentano la musica, ne sono traccia originale, segno, ideogramma”