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Istinto

Stagione
2014/2015
Genere
Prosa
Teatro
Laudamo

Istinto

 

La fiaba di Pinocchio si apre con un “addio ai re”, un addio che suona come la fine dei prestigi, come l’inizio di un’età di decadenza.

Un uomo solo, Geppetto, con il desiderio di avere un burattino di legno, si reca nella bottega di Mastro Ciliegia, trasformata in un centro estetico, in cui si mischiano paradossalmente i concetti di naturale e artificiale per la cura di sé. Lì i “pezzi di corpo” si muovono nello spazio, reclamano attenzione, provocano caos, invadono, ansimano; sono masse informi, grezze, potenziali “uomini”.

L’istinto è la sola capacità che li permea, è come la durezza del legno, pronto a dire solo la verità, che arriva a corrodere e rompere tutto ciò che è intorno. Trenta istinti vengono presi da Geppetto, il quale tenta di dare loro la forma, l’ordine, la misura apollinea per farli stare in equilibrio.

Agli istinti, però, non manca solo forma, ma anche amore, un sentimento che si traduce in impossibile, in infinito, oltre qualsiasi tentativo dialettico di stabilire un collegamento o una connessione con l’altro: “sarebbe meglio che questo incontro non avvenga mai”, sarebbe meglio che la leggerezza non li pervada, sarebbe meglio travestire se stessi con una maschera: la bugia. Menzogne, promesse disattese, invenzioni volontarie caratterizzano la nostra società in tutti i campi, dalla politica alle relazioni umane. Menzogne che sono il tentativo di non corrodere l’imperfezione del proprio sé, di cercare a tutti i costi un motivo per “farsi notare” ed essere presuntuosamente tutti protagonisti sulla scena.

Davanti ai trenta istinti non resta che un ricordo: le rovine del Paese dei Balocchi, che hanno lasciato un gusto antico misto a balli, finti luccichii e frammenti di tempo dimenticati.

In passato non esistevano calendari, non bisognava lavorare e vigeva la teoria dello “ziccare”, dell’invasione degli spazi, dell’onnipresenza arrogante in qualsiasi luogo. L’unico modo, invece, che abbiamo per dilatare il tempo è annunciare gli eventi: “ancora due anni e mi laureo”, il tentativo vano dello straparlare per appuntamenti, per promesse, per bugie.

Soltanto uno dei quattordici istinti sceglie di essere Pinocchio, perché sceglie un’unica rotta e un’unica unità di misura, il tempo; perché sceglie la mortalità, perché sceglie di essere un uomo.

 

Programmazione

14 novembre 2014

23 novembre 2014

27 novembre 2014

30 novembre 2014

 

Biglietti

Acquistabile solo al Botteghino.

 

Turnazioni Abbonati

Martedì mercoledì venerdì e sabato ore 21:00

Giovedi e domenica ore 17:30

 

Cast Tecnico

Direttore: Angelo Campolo, Annibale Pavone