danza |physicaltheatre | circo contemporaneo
spettacolo adatto a tulle le fasce d’età
Creazione collettiva con: Sébastien Brun, Fnico Feldmann, Itamar Glucksmann, Alys Marchi
Diretto e messo in scena da Christian Coumin
Creazione luci, direzione tecnica, regia suono e luci: Patrice Lecussan
Creazione musicale originale : Maxime Denuc
Produzione/diffuzione : Virginie Moy – Olivier Bourreau
produzione: Ieto
con il supporto della presidenza dell’E.A.R. Teatro di Messina
durata: 60 minuti
Con il sostegno Fondazione Nuovi Mecenati, Fondazione che contribuisce a rafforzare le relazioni culturali franco-italian nell’ambito della creazione contemporanea e in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia / Institut français Italia
«Uno spettacolo che parla di un mondo sospeso in cui i sopravvissuti cercano di catturarsi a vicenda. Una storia di menzogne e di disequilibrio, dove gli abitanti rimasti devono unire le forze e unirsi con i loro corpi, semplicemente, per evitare la caduta. Si parla di “vivere insieme” ma alla fine, e soprattutto, si parla della solitudine e della sopravvivenza. Raggiungere i propri limiti diventa un gioco, il pericolo può essere divertente e il correre rischi può portare in qualsiasi momento al riso selvaggio. In scena la quiete di un gesto perfetto, anche se fragile, traballante o imperfetto. Scivolando da situazioni estreme in situazioni estreme, si crea un’intimità che si incontra in rari momenti di disperazione e abbandono. Quella, folgorante, di un aereo in caduta libera. Quella, sublime, di erranti nell’immensità di un deserto che non permette scappatoie. Essi andranno incontro a ciò che portano con sé. Senza maschere e senza rete. Andranno incontro alla loro umanità turbolenta», come si legge nelle note artistiche. «Quattro individui in uno spazio vuoto. Uno spazio da spazzare, senza niente per aggrapparsi. Uno spazio per creare qualcosa di stabile, solido, di equilibrato o per lanciarsi furiosamente nell’instabile e insolito, necessariamente insolito anche perché lo squilibrio tocca l’ignoto. L’immobilità non esiste o è di scarso interesse. L’uomo non è equilibrato di natura. È un obbligo. Lui avanza, traballante e sciatta, spinto dalla sua ambizione, minato dall’instabilità e tende ad aggrapparsi a de rami, per trovare degli appigli che gli permetteranno di immaginare l’improbabile e tentare l’impossibile».
Spettacolo che si aggiunge al repertorio della compagnia francese, premiata nel 2008 con il Premio Giovani Talenti di Circo Europeo e poi applaudita in tutta Europa con i suoi spettacoli, durante un tour che ha avuto numeri da record: per IETO, in 3 anni oltre 300 repliche in più di 130 città in tutta Europa e in Giappone.
Link al sito della compagnia: www.ieto.fr