Balletto fantastico in due atti
su musiche di Piotr Ilic Tchaikovsky
liberamente ispirato al racconto di E.T.A Hoffmann
coreografia Federico Veratti – CP
ripresa da A. Omodei e A. Orlando
scenografie Marco Pesta
Personaggi e interpreti
Clara: Giordana Roberto/Marta Orsi
Drosselmeyer: Alessandro Orlando
Il Principe : Federico Mella
Fritz: Lorenzo Bottaro
Re dei topi: Alessandro Torrielli
Danza spagnola: Lisa Bottet e Germano Trovato
Danza araba: Alessia Campidori e Ivan Maimone
Danza russa: Angelica Gismondo e Federico Micello
Danza cinese: Giulia Simontacchi e Stefano Alicante
Pastorale: Giulia Cella, Marta Orsi e Alessandro Torrielli
Genitori: Giulia Simontacchi e Germano Trovato
e con Arianna Capodicasa, Irene Criscino
Marianna Fracalossi, Alessia Gobbi, Teodoro Caravati
Mattia Serio, Alessio Urzetta
Bambini, genitori, topi, soldatini
produzione Balletto di Milano
L’ambientazione anni ’20 con i suoi colori vivaci e spumeggianti negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima del balletto natalizio per eccellenza che ha fatto sognare intere generazione. La rivisitazione del Balletto di Milano nulla toglie alla magia della fiaba originale poiché in questo Schiaccianoci c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale ricco di addobbi alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta… con un pizzico di svecchiamento.
Creato da due giovani è infatti un balletto brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi. Grande importanza è stata riservata alla caratterizzazione dei personaggi che vivacizzano la scena e il divertente primo atto scorre tra le le danze dei genitori, quelle di bambini vivacissimi e inaspettate gag tra il dispettosissimo Fritz e un eccentrico Drosselmeyer. Gli insoliti costumi dei topi e soldatini nella consueta battaglia, un paesaggio innevato dal sapore impressionista per la sempre attesa danza dei candidi fiocchi di neve infondono un’originalità particolarmente apprezzata. Il secondo atto, dopo il divertissement con le sue belle danze e l’esplosione di gioa e colori del Valzer dei fiori, culmina in uno spettacolare grand pas deux ricco di virtuosismi mozzafiato in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti.
SINOPSI
I ATTO
Siamo negli anni ’20, è la vigilia di Natale e il benestante borgomastro di Norimberga ha allestito una festa per i suoi amici e i loro figli. Tra gli invitati c’è Drosselmeyer, eccentrico precettore, che porta doni per tutti. Alla famiglia dona un quadro impressionista mentre alla piccola Clara, figlia del borgomastro e sua prediletta, regala un coloratissimo soldatino schiaccianoci. Fritz, fratello della bambina, per dispetto rompe subito il gioco. Drosselmeyer interviene sgridando il bambino e aggiustando il dono. Dopo giochi di prestigio e danze gli invitati si ritirano e Clara si addormenta vicino all’albero di Natale con il suo schiaccianoci tra le braccia. Inizia a sognare: è mezzanotte e tutto intorno a lei sembra crescere. Compaiono dei topi condotti da Re Topo che cercano di assalirla. Clara cerca di scacciarli e in suo soccorso arrivano dei soldatini guidati dallo Schiaccianoci. Alla fine della battaglia che vede vittorioso lo Schiaccianoci arriva anche Drosselmeyer che, trasformato lo Schiaccianoci in un Principe, li invita a seguirlo nel quadro donato alla famiglia: un paesaggio innevato li accoglie.
II ATTO
Nel loro viaggio i due giovani sono accolti da festose danze. Spagnoli, arabi, russi e cinesi si esibiscono e anche i fiori prendono vita danzando con gioia. Clara e il Principe intrecciano un romantico passo a due, ma nel tripudio della festa il sogno svanisce. Clara si risveglia con il suo Schiaccianoci tra le braccia e il dolce ricordo di una notte speciale.