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Made in Italy

Made in Italy

La canzone italiana: anni 1910 – 1950

Scelta, elaborazioni e strumentazioni di Alessandro Lucchetti

Antonio Ballista: direttore

Alessandro Lucchetti: pianoforte

Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele

La canzone assorbe gli umori di un’epoca, se ne nutre; nello stesso tempo ne è linfa. La cultura, il gusto, il costume, le abitudini, perfino i tic di un’epoca; la sua Stimmung, le sue canzoni: un continuo rimando tra canzone e vita, talora allusivo e sfuggente, spesso palese. Sempre, in fondo, veritiero. Di tutto questo, anzitutto, vuole essere testimonianza l’idea di Antonio Ballista, condivisa e realizzata da Alessandro Lucchetti, un medley dopo l’altro (sette, in tutto), un racconto possibile dell’Italia dalla belle époque al secondo dopoguerra. … (Francesco Iuliano)

Made in Italy rappresenta l’ultima tessera di un mosaico iniziato a metà degli anni ’80, che mostra in primo piano le mie composizioni originali e contribuisce a delineare i contorni della più moderna corrente musicale: il cross over. L’idea di distillare il meglio di quarant’anni di canzoni, restituendo il profilo di un’epoca attraverso arrangiamenti per un ensemble classico (senza voce!), mi riempì di sgomento ed entusiasmo insieme: ennesima sfida raccolta nell’intento di mostrare come una bella musica (espressione di idee, sentimenti, immagini, atmosfere, di alto livello artigianale) possa vivere vite parallele, valicando le barriere fra i generi (classico, leggero, d’uso etc.) che, per mero bisogno di etichette, presumevano di suddividere l’arte dei suoni in mondi chiusi. Un lungo e a tratti estenuante periodo di ascolti (la produzione è davvero sconfinata!) supportati, per mia fortuna, dall’ausilio spesso ”canoro” di un esercito di prozie e loro conoscenti diede come esito la selezione dei trentatré brani che compongono il programma. Riuniti in fantasie monografiche (degli autori più rappresentativi: D’Anzi, Bixio e Mascheroni) o di genere (la canzone sentimentale o umoristica piuttosto che esotica etc.), i motivi non solo si susseguono ma a tratti sembrano perdere il filo del discorso aggrovigliandosi, sovrapponendosi o evocando, attraverso più o meno insistiti ritorni, fantasmi di forme classiche, prosodie e retoriche forse a loro (i motivi) non del tutto estranee… Sotto il profilo della strumentazione l’operazione è tanto chiara quanto refrattaria ad ogni classificazione. L’organico, se si esclude la batteria, è quello di una piccola orchestra da camera, classica; ma l’uso che ne viene fatto, pur non rinunciando a citazioni di orchestrazione classica, rimanda, di volta in volta, al sound dell’orchestra di musica leggera, della jazz band o dell’orchestrina da café chantant. La partitura, tuttavia, evita accuratamente strumenti come il sax o il trombone (troppo palesemente allusivi al genere), e preferisce evocarli sfruttando le capacità mimetiche proprie di singoli strumenti o di particolari accostamenti. (Alessandro Lucchetti)

 

Programmazione

12 aprile 2016 ore 21:00

 

Biglietti

Acquistabile solo al Botteghino.

 

Turnazioni Abbonati

Turno A Lirica: Giovedì ore 21:00