“Un capolavoro assoluto del circo contemporaneo. Aurelién Bory e Phil Soltanoff sfidano la gravità”
Il suo ideatore, Aurélien Bory, ci introduce in questo circo contemporaneo attraverso il titolo.
«Plan B è un termine usato generalmente nei thriller o nei film d’azione – spiega – si procede al piano B quando il piano A non ha funzionato ed è proprio questa la situazione in cui si trovano i miei personaggi: quella di avere a disposizione un piano alternativo sapendo che, se dovesse fallire, non ci sarà nessun piano C. Essi si muovono, quindi, in uno stato d’animo diviso tra azione, speranza e fragilità»
L’essenza di questo progetto sta, dunque, nella relazione tra l’individuo e lo spazio. Plan B gioca con lo spirito di adattamento degli esseri umani e mette in rapporto l’arte dei giocolieri e degli acrobati con i vincoli costrittivi dello spazio scenico. Nello spettacolo, diretto da Phil Soltanoff, si assiste a una sorprendente esibizione su un piano inclinato, in cui la scenografia è il centro dell’esibizione, in un dialogo continuo con la gravità. Ma, al contrario della magia, che sfrutta l’illusione per nascondere l’artificio, Plan B ne evidenzia il funzionamento, ne sottolinea la semplicità e la povertà dei mezzi tecnici impiegati. Per conservare, della magia, solo l’aspetto poetico.
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