“Quando, come un coperchio”, diretto da Auretta Sterrantino, giovane drammaturga e regista messinese, che ha concentrato la sua ricerca sulle zone d’ombra di quattro celebri scrittori, tutti in varia misura connessi all’area dello Stretto.
Quattro intellettuali: Lucio Piccolo, Eugenio Montale, Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo, attraversati spesso da un sentimento di cupo disagio, a tratti di rifiuto verso il mondo circostante.
Tra vicende personali e fatti storici, le quattro vite hanno ispirato all’autrice una “storia altra” rispetto all’idea iniziale.
“Quando, come un coperchio” – che prende il titolo dall’incipit della poesia Spleen di C. Baudelaire – è diventata una storia a due. Un dialogo tra un uomo e una donna, legati da un rapporto profondo di amore e condivisione