tratto dal fumetto Un amore esemplare
di Daniel Pennac e Florence Cestac, Feltrinelli editore
adattamento teatrale di Clara Bauer e Daniel Pennac
con Massimiliano Barbini, Florence Cestac, Daniel Pennac, Ludovica Tinghi
luci e collaborazione artistica Ximo Solano
musica Alice Pennacchioni
elementi di scena Antonella Carrara
assistente alla regia Pako Ioffredo
regia di Clara Bauer
produzione Compagnie Mia/Parigi, Il Funaro/Pistoia, Laila/Napoli
coproduzione Comicon/Napoli
Durata: 1 ora senza intervallo
In “Un amore esemplare”, la piece teatrale – che nasce dal fumetto “Un amour exeplaire” – scritta dallo stesso Pennac e disegnata dalla fumettista francese Florence Cestac – Daniel Pennac, scrittore e professore francese, racconta una storia d’amore unica e irripetibile insieme alla disegnatrice Florence Cestac.
In scena, Daniel Pennac, con libro in mano, seduto su una sedia, si appresta a dare testimonianza del suo incontro con una bizzarra quanto affascinante coppia di coniugi, incontrata nella sua infanzia e adolescenza, che lo ha profondamente colpito e ispirato nella sua esistenza. Protagonisti di questa storia così bella da sembrare inventata e così vera da commuovere sono Jean e Germaine, una coppia speciale, fatta di due persone tanto diverse tra loro, proveniente da due classi sociali opposte – lui estremamente ricco lei povera – che si uniscono e suggellano il loro amore attraverso il sentimento passionale e profondo che li unisce, attraverso la letteratura e la poesia che li accompagna in tutto il viaggio della loro vita e li sostenta, attraverso uno sfolgorio di fantasia erotica.
Peculiarità che catturano il giovane Pennac: “Quando avevo otto anni conobbi questa coppia e a loro storia d’amore. Ne rimasi incantato, poi da grande decisi di raccontarli, per spiegare come l’amore porti con sè qualcosa di sovversivo nei confronti delle pressioni sociali, culturali e familiari”.
La regista di questa pièce, Clara Bauer, decide di mettere in scena proprio gli autori del fumetto, Daniel Pennac e Florence Cestac, e lo fa in modo del tutto originale: una scenografia essenziale, fatta di pochi e semplici oggetti come un appendiabiti, un baule, qualche sedia, fa da cornice allo scrittore francese, nel ruolo del narratore, accompagnato da Florence, seduta di spalle i cui fumetti, fatti in gran parte dal vivo, vengono restituiti al pubblico tramite un proiettore. Il racconto si svolge in italiano e francese, grazie al supporto della bravissima Ludovica Tinghi, che funge sia da traduttrice che da interprete insieme a Massimiliano Barbini. A supportarli le musiche di Alice Pennacchioni e le luci di Ximo Solano.